Il nostro Olio Extravergine d’oliva biologico

Il prodotto per eccellenza dell’azienda agricola Poggio Sassineri è l’olio extravergine d’oliva biologico. L’oliveto ad oggi occupa circa 5 ettari, ma è probabile che con il tempo verrà potenziato. La cura per un buon olio extravergine d’oliva incomincia in campo con la cura delle piante e prosegue nella raccolta e frangitura delle olive.

Olio extravergine d’oliva biologico

Un buon olio extravergine d’oliva si ottiene scegliendo l’ambiente adeguato e le cultivar, evitando attacchi parassitari , raccogliendo le olive nel periodo ottimale, effettuando una raccolta manuale, mantenendo le olive raccolte in cassette di plastica forate, in ambiente freschi e ventilati per non più di 24 ore e gestendo adeguatamente i sistemi estrattivi, curando l’igiene, il limitato contatto con ossigeno e il controllo delle temperature.

Raccogliendo le olive a maturazione appena iniziata (ottobre/novembre) si otterrà un olio con caratteristiche organolettiche di fruttato, più amaro o più piccante, ricco di sostanze nutritive antiossidanti, che aumentano la sua stabilità alla conservazione.

I migliori contenitori per la conservazione sono quelli in acciaio inossidabile. ottimi sono anche quelli in vetro opaco (cioè non trasparenti alla luce).

Nell’olio d’oliva extravergine d’oliva di buona qualità, la torbidità è un fenomeno naturale che con il tempo tende a ridursi, si deposita sul fondo del contenitore la morchia che si elimina con il travaso.

La sensazione di “pizzicore” è una caratteristica positiva dell’olio in quanto connessa alla presenza di sostanze salutari antiossidanti (polifenoli e tocoferoli) alla quale la medicina attribuisce un ruolo fondamentale contro l’invecchiamento delle cellule del nostro organismo. Il piccante non è sinonimo di acidità dell’olio in quanto essa si può solo determinare con analisi in laboratorio.

Una curiosità

L’olio d’oliva è il migliore per le fritture (anche se più costoso) perché resiste a temperature molto elevate senza bruciare e quindi senza produrre composti tossici. Non ci sono riscontri che friggendo con olio di semi si abbia una frittura “leggera”

Per informazioni sul nostro olio extravergine d’oliva biologico, potete contattarci via email info@poggiosassineri.com o telefonando al 0564 592503.

Passione – Poggio Sassineri

In questi giorni sono molto impegnata con l’avvio del nuovo progetto e i passaggi di consegna tra la mamma e me. Passo la maggior parte del mio tempo negli uffici e al telefono per sbrigare le pratiche burocratiche, ma oggi, ho passato la mattina a sistemare il giardino, tagliando il prato e sistemando i fiori. Questa giornata mi ha fatto pensare a quanto sono fortunata.

lavoro e passione

Svolgo un lavoro che mi piace e mi appassiona. La cosa più bella è che ogni giorno ricopro ruoli differenti: giardiniere, cuoca, contadina, blogger, responsabile dell’accoglienza e operatore turistica. Tutti lavori che sto imparando e che mi affascinano.

Altra cosa che mi piace è abitare e lavorare nello stesso luogo e che i ritmi del mio lavoro sono dettati dalla natura e dal tempo metereologico: a seconda che ci sia il sole o piove si svolgono lavori all’interno o all’esterno, inoltre a seconda della stagione si lavora nell’orto, nei campi o nel giardino secondo le necessità delle piante. Non sono ancora una vera e propria contadina ma grazie ai miei genitori sto imparando questo, se pur faticoso, bel lavoro in cui si hanno delle piacevoli soddisfazioni nel veder crescere, germogliare, fiorire e fruttificare ciò di cui ci si prende cura.

Altra cosa affascinante è il conoscere e intrecciare rapporti con molte persone diverse durante l’anno. Si conoscono storie nuove, si scambiano informazioni e conoscenze e facilmente si rimane in contatto durante l’anno.

Per poter essere una brava operatrice turistica, quando è possibile, faccio la “turista” e cosa c’è di più piacevole di tutto ciò?! Facendo in prima persona  l’esperienza di un percorso naturalistico o visitando dei siti archeologici è più facile illustrarli agli ospiti con un certo trasporto e passione. Il fascino della Maremma sono proprio i così tanti siti belli e interessanti da visitare e poco conosciuti, dai borghi storici ai percorsi naturalistici, passando per il mare e le terme.

Nel progetto che ho avviato creerò un giardino botanico trasformando l’azienda in fattoria didattica pensando non solo ad avviare delle attività didattiche per le scolaresche, ma anche per i miei ospiti che oltre a godere del relax della campagna, potranno partecipare a dei corsi a tema ad esempio sull’orto e sulla cucina.

Ovviamente è pur sempre un lavoro con le sue difficoltà: in alcuni momenti dell’anno si lavora sette giorni su sette e alcuni lavori in azienda sono faticosi a livello fisico ma la passione è il motore che mi spinge e fa crescere l’azienda Poggio Sassineri.

Pasqua e tradizione – Poggio Sassineri

Qui all’agriturismo Poggio Sassineri, siamo soliti preparare la colazione dolce ai nostri ospiti, per iniziare bene la giornata, ma per la colazione di Pasqua seguiamo la tradizione Maremmana servendo per colazione la schiaccia pasquale.

Pasqua e Tradizione

Un dolce tradizionale tipico della Toscana e in particolare della provincia di Grosseto è la schiaccia pasquale. Considerato un dolce povero, in realtà ha una preparazione alquanto lunga per via della lievitazione, a seconda delle varie ricette, occorre anche 18 ore per completarne la preparazione.

Tale dolce viene solitamente consumato per la colazione del giorno di Pasqua insieme ai salumi e ai formaggi. La tipica colazione che veniva e viene consumata in Maremma, è una colazione per lo più dolce e per come la maggior parte degli italiani fatta abbastanza di corsa per poi iniziare a lavorare. Ma il giorno di Pasqua, un giorno di festa, i “maremmani” erano soliti dormire di più quindi al loro risveglio, preferivano consumare una colazione salata visto che l’orario della colazione si avvicinava a quello del pranzo. Da qui la tradizione di mangiare, per la colazione di pasqua, la schiaccia pasquale con affettati e formaggi.

Le ricette della schiaccia sono molte e diverse anche solo da paese a paese. Io ho avuto la fortuna di avere la ricetta da Patrizia, una signora che conosce bene le tradizioni del posto e dalla grande esperienza in cucina.

Gli ingredienti sono molto classici per la cucina maremmana:

  • semi di anice
  • vino bianco
  • uova
  • zucchero
  • buccia di limone e di arancio
  • olio
  • latte
  • lievito
  • liquori misti /strega, anice, cognac e rum)
  • farina

Il procedimento è laborioso e lungo per via della lievitazione ma il risultato è unico.

Buon appetito e buona Pasqua a tutti !

La primavera è nell’aria

Le giornate si stanno allungando, il sole tramonta sempre più tardi regalandoci dei bellissimi spettacoli di luci e colori. Il prato è un tappeto bianco di margherite, i campi sono belli verdi, la mimosa in fiore emana il suo adorabile profumo. Le giornate sono abbastanza calde da permetterci di fare delle belle passeggiate.

Insomma, tutto lascia a pensare che la primavera quest’anno sia leggermente in anticipo sulla sua tabella di marcia, qui all’Agriturismo Poggio Sassineri, in Maremma.

La primavera è la mia stagione preferita

Esatto!

Amo la primavera per i suoi colori, profumi e suoni. Ogni giorno sbocciano fiori diversi e passeggiando si ammirano fiori selvatici dai colori brillanti. I profumi dei fiori e dei frutti sono veramente molto dolci e si sentono le api che iniziano il loro laborioso e importante lavoro di impollinazione.

Oltre alle margherite, in primavera fa capolino, sotto alle ormai cadute foglie della quercia, una graziosa pianta bulbosa che si chiama “latte di gallina”.  Le sue foglie sono allungate e carnose, recano una striscia chiara al centro e spuntano prima dei fiori, che si presentano come corolle stellate di color bianco latteo. La specie più comune in area mediterranea è chiamata anche “Stella di Betlemme” e sono uno dei fiori di Bach.  (“Maremma in fiore” di Maria Novella Batini)

A seguire, nei prossimi mesi fioriranno i Sicomori, bellissimi alberi dal fiore di color viola che costeggiano la strada che porta a Magliano in Toscana. Nei campi che ci circondano e in giardino ci imbattiamo anche nei gigli, gladioli e giaggioli selvatici. Verso la fine della primavera potremo vedere la ginestra in fiore.

Il modo migliore per godere di questo spettacolo è quello di venirci a trovare qui in agriturismo!

 

 

 

 

Azienda agricola Poggio Sassineri

Buongiorno, oggi vorrei descrivervi la nostra azienda agricola biologica “Poggio Sassineri”.

L’azienda, acquistata dai miei genitori nel 2003, si estende su 12 ettari. Ad oggi l’azienda è composta da mezzo ettaro di vigna, 5 ettari di seminativo e i restanti ettari da oliveto.

Azienda biologica Poggio Sassineri

L’azienda è biologica da più di 20 anni. Siamo conviti che l’agricoltura biologica porti a dei grossi vantaggi per l’ambiente, la natura e a tutti noi che consumiamo i prodotti della terra non contaminati dalla chimica, prodotti sicuri per la nostra salute. Il nostro ente certificatore è CCPB e facciamo parte del consorzio IGP Toscano per la tutela dell’olio. Seguiamo, ovviamente, il regolamento delle aziende biologiche e la nostra attenzione va alla salvaguardia dell’ambiente che ci circonda. A riprova di questo, nel nostro terreno, troviamo specie di erbe selvatiche quasi scomparse.

La vigna

La vigna è a prevalenza San Giovese, Melot e Ansonica e alcuni filari sono di uva bianca e uva da tavola. Mio padre la cura con passione e produce il vino per la famiglia.

Il seminativo

Quest’anno nei cinque ettari di seminativo abbiamo deciso di seminare il grano duro biologico e in mezzo ettaro abbiamo seminato il grano “senatore Cappelli”. Questa è una qualità di grano detto “antico” in quanto era la specie di grano da cui poi si sono diffuse le specie odierne, modificate affinché potessero resistere a delle specifiche malattie della pianta. Si dice che il grano “senatore Cappelli” sia tollerato anche dai celiaci. Alla raccolta tale grano verrà portato al mulino per farne della farina e forse anche la pasta.

L’oliveto

Infine arriva il nostro piccolo gioiello: l’oliveto. L’oliveto è composto da quattro specie mischiate fra loro: pendolino, moraiolo, leccino e frantoio. La raccolta viene effettuata a inizio della maturazione dell’oliva così da preservare tutte le sostanze buone e nutritive dell’oliva che si perdono a fine maturazione. La raccolta è effettuata a mano e con l’ausilio delle “manine” elettriche così da non provocare danni alla pianta. Alla raccolta le olive, vengono conferite in giornata al frantoio per procedere alla spremitura. L’olio prodotto è un olio extravergine d’oliva biologico di qualità e anche quest’anno è rientrato nei parametri per essere classificato come IGP.

A breve ci saranno dei bei cambiamenti nella nostra azienda che vi racconterò con gioia in tempo reale.

Ricette Poggio Sassineri – Pasta Frolla

Non sono una cuoca, ma sono una golosona e mi diletto nel fare i dolci per le colazioni e sembra che i miei ospiti gradiscano. Nella rubrica “ricette”, vorrei riportarvi delle brevi ricette o degli aneddoti riguardanti a piatti particolari per la nostra famiglia.

Ricetta – Pasta Frolla

Come prima ricetta, scrivo quella della pasta frolla, non perché sia complicata o poco conosciuta, anzi, proprio perché, essendo così conosciuta, ognuno usa una ricetta diversa. La ricetta che uso io, mi è stata passata da mia sorella che, secondo me (e non solo), è proprio brava in cucina!

La pasta frolla è un dolce che faccio di frequente, sia come base per le varie crostate, sia per sbizzarrirmi nel creare biscotti vari, aggiungendo sempre ingredienti diversi a seconda che i miei ospiti siano bambini o adulti.

ingredienti:

125 gr di burro

125 gr di zucchero

250/260 gr di farina

1 uovo e 1 tuorlo

La preparazione è semplice; è sufficiente mescolare lo zucchero con le uova. Una volta che tutto è ben amalgamato, aggiungere il burro lasciato ammorbidire precedentemente e infine la farina. Una volta ottenuto un composto omogeneo si lascia riposare in frigorifero per circa 30 minuti prima di lavorarlo.

Spesso, nel caso faccia i biscotti, aggiungo le gocce di cioccolato o del cacao, altrimenti sostituisco una parte della farina con la farina integrale.

Voi invece che ricetta usate per la pasta frolla? Scrivetemi pure magari avrete dei bei suggerimenti per migliorare le mie ricette.

BUON APPETTITO!

I vostri giudizi – grazie

Anche quest’anno Booking.com ha “premiato” le strutture con un punteggio alto. Anche quest’anno grazie ai giudizi dei miei ospiti, l’agriturismo Poggio Sassineri ha ottenuto questo riconoscimento.

GRAZIE!

Scrivo questo breve articolo per ringraziare tutti coloro che sono venuti in Maremma e hanno scelto di soggiornare da noi. Tutti voi mi avete sostenuto nei miei nuovi progetti e avete apprezzato la nostra accoglienza. Questo mi fa molto piacere e spero di riavervi nostri ospiti presto. In questo nuovo anno abbiamo iniziato a lavorare concretamente ai nuovi progetti e speriamo in estate di potervi offrire i nostri nuovi servizi, primo tra tutti la possibilità di cenare in agriturismo su ordinazione.

Vi ringrazio molto per averci permesso di migliorare e per le vostre belle e preziose recensioni.

A presto!

Magliano in Toscana, la storia

Iniziamo la nostra carrellata sulle cose da visitare nei dintorni, da Magliano in Toscana, essendo il nostro agriturismo in questo bel comune.

Magliano in Toscana

Il centro storico di Magliano in Toscana, sorge sulla sommità di una collina, in mezzo agli olivi, a 128 metri sul l.m., circondato dalle poderose mura medioevali, ben conservate e in parte ristrutturate. Nelle campagne vicine, numerosi i resti delle antiche civiltà Etrusca e Romana.

Infatti nel territorio su cui sorge Magliano in Toscana abbiamo importati tracce delle necropoli e degli antichi centri di Kalousion e Heba. La città di Heba, dai ritrovamenti archeologici, sembra che sorgesse presso l’attuale località “le Sassaie” lungo la strada provinciale Sant’Andrea. Non esiste attualmente un sito da visitare, i due ritrovamenti più importanti sono un cippo in travertino del II sec. d.C. che si trova nel Palazzo Comunale di Magliano, e una tavola di bronzo (Tabula Hebana) del 20 d.C. con il testo di una delibera romana in merito agli onori funebri da tributare  a Germanico (nipote dell’imperatore Tiberio) che si trova nel Museo Archeologico di Grosseto.

Il paese assunse una certa importanza quando gli Aldobardechi di Sovana, intorno all’anno mille, vi fecero costruire la cinta muraria. Sempre nel periodo aldobardesco (1100-1200) vennero costruite le chiese di San Martino e San Bruzio. Circa due secoli più tardi, Magliano in Toscana passò sotto il dominio di Siena e vennero aggiunti alle mura dei possenti torrioni che potrebbero portare la firma del Vecchietta o di un suo allievo. Sia le mura che i torrioni sono stati oggetto di un attento restauro ed oggi si possono ammirare in tutta la loro bellezza. Nel 1555, dopo la caduta di Siena ad opera degli spagnoli, il paese venne ceduto ai Medici e amministrato come feudo dal granducato di Toscana. In seguito alla legge di abolizione dei feudi granducali, la storia del paese andò di pari passo con quella del granducato di Toscana prima e dell’Italia poi.

A Magliano in Toscana sono molte le cose da vedere. Qui di seguito ve ne riporto alcune e se vi interessa nei prossimi articoli passerò a descriverli un po’ più in dettaglio:

LE MURA

CHIESA DI SAN MARTINO

PALAZZO DI GIUSTIZIA E PALAZZO DEL PODESTA’

CHIESA DI SAN GIOVANNI BATTISTA

PALAZZO DI CHECCO BELLO

CHIESA DELLA SS. ANNUNZIATA

L’OLIVO DELLA STREGA

LA CANONICA DI SAN BRUZIO

Ornella, la passione per la Maremma

Mia mamma Ornella è nata a Orbetello, ma all’età di due anni, i nonni materni si sono trasferiti in provincia di Milano alla ricerca di un lavoro e nella speranza di una vita migliore rispetto a quella della campagna. Qui Ornella è cresciuta e ha creato la sua famiglia, finchè nel 2003, all’età di 42, lei e il marito Egidio hanno deciso di trasferirsi in Maremma, la loro grande passione.

Maremma, una grande passione

Fin da piccola, una volta trasferitasi al nord, Ornella tornava in Maremma dalla sua nonna Guendalina durante l’estate. La sua nonna abitava al campo sportivo di San Donato e Ornella passava qui tutta l’estate giocando con gli amici e i cugini del posto. Al momento del rientro a casa, finita l’estate, non si poteva certo dire che Ornella fosse contenta. Pur crescendo, una volta sposata, il mese di agosto, insieme al marito e alle figlie, partiva da Desio e passava le sue estati ad Albinia. Durante il soggiorno estivo erano soliti non solo andare al mare in Giannella o al Voltoncino, ma gli piaceva girare per i piccoli borghi storici della zona e tutti quegli angoli nascosti e affascinanti della Maremma. Al rientro dalle vacanze, come quando era piccola, Ornella ripartiva con malavoglia e arrivati in tangenziale a Milano era solita dire: “come è grigio il cielo!”.  Ornella e Egidio, se possibile facevano un giro anche di pochi giorni in Maremma per riossigenarsi dalla città e dalla vita frenetica che svolgevano anche durante l’anno.

Il loro sogno sarebbe stato quello di tornarci a vivere.

Nel 2002 a pasqua, durante un loro giro, il signore di un’agenzia immobiliare li porta a vedere una casa incantevole nel comune di Magliano in Toscana e se ne innamorano. Al ritorno dal loro viaggio, gli serve poco per fare due conti e comunicare alle figlie che avevano deciso di cambiar vita e di comprare questa casa. L’anno successivo, a giugno avviene il trasloco. Si imbianca, si sistemano alcune cose in casa e si sistema tutto il giardino in fretta e furia perché fin da subito Ornella avrebbe iniziato il suo nuovo lavoro: gestire l’agriturismo e l’azienda agricola biologica già in essere che completavano la casa che avevano acquistato. Per lei è un lavoro nuovo e una grande sfida.

A distanza di anni ha vinto la sfida e si è riscattata di tutti quegli anni vissuti in provincia di Milano, non solo in un posto che non le piaceva, ma anche dove  faceva lavori non appaganti per lei.

La sua passione oltre a trasmetterla alla famiglia, traspare nei suoi racconti agli ospiti.

Parlano di noi anche nel blog “#lavorobenfatto” di Vincenzo Moretti (il sole 24 ore)

Vita di campagna

La mia vita, in campagna, è proprio cambiata!

Ecco cosa apprezzo di più di questa nuova vita.

La prima cosa che mi meraviglia, anche dopo due anni che abitiamo qui, è il cielo. Di giorno è di un color turchese come quello dei disegni dei bambini e le nuvole bianche contrastano talmente bene che viene voglia di afferrarle per toccarle, sembrano così morbide… . Di notte, invece, nel cielo si vedono milioni, anzi miliardi di stelle. Una cosa meravigliosa visto che l’inquinamento luminoso è inesistente e non serve andare al planetario per riconoscere le costellazioni.

La seconda cosa che è cambiata radicalmente nella mia vita è l’alimentazione. Siamo tornati all’alimentazione dei miei nonni. Loro, avendo un orto e proprio per la loro origine contadina, “vivevano” le stagioni. Anche noi, ora, mangiamo ciò che la natura ci regala in quel determinato periodo dell’anno e stiamo imparando a conservare ciò che l’orto produce in eccesso per mangiarle durante le altre stagioni. Nel nostro frigorifero sono spariti i surgelati dei supermercati e i cibi pronti. Un bel successo visto che oltre a guadagnare in salute abbiamo guadagnato in gusto e sapore.

La terza cosa che apprezzo della vita di campagna sono i rapporti sociali. Qui ci si conosce tutti e se arriva un “forestiero” tutti lo vengono a sapere presto. Sono molto legati e coesi, tutti si conoscono e partecipano attivamente per ravvivare il paese. Pensavo sarebbe stata dura creare delle amicizie e farsi accettare visto la nostra provenienza cittadina, invece, grazie anche al fatto di aver due piccole bimbe che frequentano l’asilo, abbiamo quasi da subito conosciuto delle belle persone che ci hanno accolto e coinvolto nella vita del paese. Bello!

La quarta meraviglia sono le stagioni. Si apprezzano a pieno i colori, le sfumature e i profumi delle stagioni, come ci venivano raccontate nei libri di scuola alle elementari. La primavera è la mia stagione preferita, regna il verde e ogni giorno, in giardino o sul ciglio della strada, ammiro un fiore nuovo, il più della volta nato spontaneamente. Tra questi le orchidee e i gigli selvatici, con il loro color rosa intenso mi hanno stregato. La strada che porta in paese si colora di viola grazie a bellissimi alberi di sicomoro che sorgono lungo i bordi di questa. In estate, invece, prevale il colore giallo paglierino. A causa del caldo, nei campi è spesso tutto secco, ma non perdono di fascino i campi di girasoli e quelli con le balle di fieno. L’autunno si tinge di caldi colori con mille sfumature di marrone, rosso, arancione e giallo. I prati sono verdi e i melograni rossi abbondano. In inverno si gode di un clima mite e, essendo vicino al mare, si possono fare delle belle passeggiate indisturbati in riva al mare ascoltando il rumore dell’acqua che abbraccia la spiaggia. A seconda della stagione si possono anche fare incontri interessanti lungo le strade che portano in paese e nei campi: lepri, volpi, caprioli, ricci, cinghiali, poiane per non dimenticare le tante farfalle variopinte e le bellissime coccinelle anch’esse di vari colori.

Rispetto alla città, non si ha tutto a portata di mano e bisogna fare dei kilometri per fare la spesa o altre commissioni, ma anche in questo vedo qualcosa di positivo:  si percorrono delle belle strade non trafficate e con bellissimi panorami.

La mattina quando ci si alza e si apre la finestra, si sente il cinguettare dei uccellini e si ammira distese di campi coltivati o no e la giornata inizia subito bene.

Insomma, w la campagna!!